Record di coppette vendute e grande attenzione ai temi della Biodiversità raccontati nei 40 laboratori.

Più di 100mila visitatori hanno raggiunto via Po per visitare la Via del Gelato, dove sono state servite 30 mila coppette per una produzione di oltre tre tonnellate di gelato. 32 maestri gelatieri provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo sono stati protagonisti di laboratori, show cooking e lezioni a cui hanno partecipato oltre 800 persone.
7.000 i caffè serviti nella Caffetteria dei Presìdi Slow Food creata all’interno della gelateria di Alberto Marchetti.

La Via del Gelato a Terra Madre Salone del Gusto è stata un successo che è andato oltre le più rosee aspettative, frutto di un lavoro durato alcuni mesi, ma che nasce ben 8 anni fa da un sacco di farina buona, un Presìdio Slow Food svizzero, che fu chiesto ad Alberto Marchetti di valorizzare trasformandolo in gelato.
Da allora è stato un crescendo continuo, scandito di anno in anno dalla presenza del maestro gelatiere torinese negli appuntamenti di Cheese a Bra e del Salone del Gusto al Lingotto, fino ad arrivare al coinvolgimento quest’anno della neonata Compagnia Gelatieri per creare la Via del Gelato.

Un nuovo progetto ideato in collaborazione con la Fondazione Slow Food per la Biodiversità a cui andranno i proventi dell’iniziativa (al netto di spese e tasse) per finanziare tutte le sue iniziative.
La folla è rimasta ammaliata ad osservare i Gelatieri Zoldani (ex gelatieri in pensione, provenienti dalla Val di Zoldo, nelle Dolomiti bellunesi) dal vivo mentre producevano il gelato prima dell’avvento della corrente elettrica, con i mantecatori azionati a mano e raffreddati a ghiaccio e sale.

I due percorsi gustativi creati per far conoscere la biodiversità con un gelato, quello delle ‘Cultivar delle Vie del Gelato’ e quello dei gusti dei ‘Presìdi Slow Food’ sono stati presi letteralmente d’assalto.
Così come sono andati letteralmente a ruba i gelati ‘speciali’, serviti da uno dei carrettini ecologici da scegliere tra il gusto dedicato a ‘Terra Madre’ al profumo e ai sapori dei 5 continenti ricetta del maestro gelatiere Paolo Brunelli, il gusto dedicato al libro ‘Avanguardia Gelato’ al marron glacés di Agrimontana e il fiordilatte di filiera.

Ogni giorno è stato possibile assaggiarne uno diverso realizzato con il latte proveniente dalla Valle Po, Val Sangone, Valle di Susa, Val Pellice e Val Varaita.
Un progetto di valorizzazione di alcune cru di latte alpino piemontese portato avanti da Inalpi, l’azienda che ha fornito anche la panna e il burro per la Caffetteria dei Presìdi.

«Siamo orgogliosi di aver potuto regalare insieme alla Fondazione Slow Food per la Biodiversità a Terra Madre Salone del Gusto e a tutta Torino la Via del Gelato, un progetto che per la prima volta ha parlato in maniera organica di gelato – hanno raccontato entusiasti i fondatori della Compagnia Gelatieri, Paolo Brunelli, Alberto Marchetti e Andrea Soban – volevamo far conoscere e raccontare il gelato buono, pulito e giusto e pensiamo di esserci riusciti. Al di là del gran numero di coppette di gelato servite dai bravissimi studenti dell’Istituto per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera ‘G. Colombatto’ di Torino nei 5 giorni di manifestazione, ci piace sottolineare il dato di 800 presenze ai nostri laboratori sul gelato.»