Sergio Fontana, un inizio da gelatiere, ora insieme ai figli
gestisce le ditte “Fontana KG Gelato Equipment” e “Gelato24”
aziende di vendita e assistenza di macchine per la gelateria
Classe: 1947
Segno zodiacale: sagittario
Gelato preferito: vaniglia e cioccolato
Hobby: viaggiare
Da gelatiere a venditore di macchine per il gelato…
«Ero giovanissimo quando lasciai il paese d’origine per andare in Svizzera, perchè mancavano opportunità lavorative. Poi mi trasferii in Germania, a lavorare in una gelateria. In seguito con l’aiuto di mia moglie aprii la mia gelateria. Frequentando i miei colleghi gelatieri mi accorsi che, nelle loro gelaterie, avevano bisogno di assistenza tecnica e attrezzature nei laboratori di produzione. Parallelamente all’attività di gelateria, con il supporto dei miei figli, nel 1999 fondai a Neuenkirchen la ditta Fontana KG che si occupava di riparazioni e vendita di macchinari. Sono trascorsi vent’anni e oggi l’azienda si è specializzata nella pronta assistenza tecnica frigorifera aggiungendo altri servizi e prodotti dedicati alla gelateria.»
Come si è evoluto il settore della gelateria artigianale?
«Negli anni c’è stato un radicale cambiamento del gelato artigianale. L’evoluzione delle macchine per la produzione del gelato ha semplificato il lavoro in laboratorio, mentre per quanto riguarda il prodotto, vi è stato un peggioramento; a mio avviso si fa uso di troppi semilavorati. Il classico prodotto dei primi gelatieri zoldani è stato modificato a ragion veduta, perchè troppo freddo e dolce, per soddisfare le richieste di un prodotto diverso da parte della clientela. Ora, a mio modesto parere, il gelato rischia di diventare un prodotto industriale, da una parte spersonalizzando il lavoro dell’artigiano e dall’altra rendendo il prodotto tutto uguale. Questo va a scapito del buon nome che si era creato in Germania il gelato italiano.»
L’insegna porta un nome italiano, ma all’interno i proprietari non lo sono: che futuro avranno le gelaterie in Germania?
«La mancanza di continuità: questo è un problema generazionale che investe gran parte delle gelaterie. I figli non continuano il mestiere dei padri e seguono altre strade. I dipendenti italiani non vengono più a lavorare in Germania. Attualmente il personale che puoi incontrare in gelateria è portoghese, brasiliano, rumeno ecc.
Se in futuro questi dipendenti stranieri rileveranno le attività, determineranno la fine della tradizionale Gelateria Italiana.»
Quali sono le caratteristiche per riconoscere una vera gelateria italiana?
«La produzione del gelato sempre fresco di giornata e l’utilizzo di prodotti di altissima qualità, naturali e freschi. Meglio pochi gusti e freschi che l’esposizione in vetrina di una miriade di sorbettiere con troppi giorni di vita. Altre caratteristiche sono: un ambiente curato con del personale qualificato e la gentilezza verso la clientela.»
Il mercato è saturo?
«Penso che ci sia ancora spazio nel mercato della gelateria artigianale, ovviamente è d’obbligo garantire la qualità e rinnovare i locali rendendoli più accoglienti.»
Nel vostro settore c’è molta concorrenza?
«Nessun settore ne è privo e anche il nostro ne è condizionato. Con i miei figli Tiziano e Ivano abbiamo basato la nostra filosofia aziendale non tanto sulla vendita, ma sul post-vendita garantendo al cliente, in tutta la Germania, un’assistenza tecnica per tutti i marchi di macchine per il gelato. La gelateria non viene abbandonata a se stessa; da ex-gelatiere comprendo cosa vuol dire in piena stagione avere un mantecatore fuori uso. La continuità lavorativa nel laboratorio di produzione viene assicurata con macchine sostitutive. Tra i servizi che proponiamo, abbiamo il ritiro delle macchine a fine stagione per riconsegnarle revisionate. Vantiamo un magazzino ben fornito di pezzi di ricambio pronti a soddisfare ogni esigenza.»
Come funziona il vostro sistema di vendita?
«Il nostro mercato delle vendite sta prendendo sempre più piede on-line.
Abbiamo realizzato un sito www.gelato24.de dove i potenziali clienti hanno modo di confrontare i prezzi che il mercato propone. Poi veniamo contattati e formalizziamo la vendita. Con questo metodo siamo riusciti a farci conoscere e vendere macchine fuori dei nostri confini.»
Perchè c’è una grande richiesta di macchine usate?
«I tempi d’oro sono finiti per tutti, e quindi si tende a procrastinare l’acquisto di una macchina nuova e si cerca un usato. Molte volte il cliente non capisce però che sistemare o rigenerare una macchina vecchia non conviene. Con una macchina nuova si risparmia tempo in produzione e si fa un investimento che si può tramutare anche in un vantaggio fiscale.»
© Foto Luigi Frassinelli
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