In Germania nella città di Neu Isenburg c’è la gelateria Cristallino,
abbiamo incontrato il signor Pierino Sirena, ci ha raccontato la sua storia…
Classe: 1939
Segno zodiacale: cancro
Gusti di gelato preferito: cioccolato amaro
Hobby: collezionismo
Com’è iniziata la sua professione nel mondo del gelato?
«All’età di 20 anni, ho incominciato a lavorare a Grado nella gelateria Pancera e poi feci una stagione a Cortina d’Ampezzo.
Dopo il servizio militare, nel 1963, mi venne offerta l’occasione di andare a lavorare nella gelateria Cristallino a Neu Isenburg in Germania. Feci i bagagli e partii.
In questo locale lavorai per 3 anni, poi cambiai lavoro, ma il sabato e la domenica continuavo a dare una mano in laboratorio a preparare il gelato.»
Quando aprì la sua gelateria?
«Feci 3 stagioni a Francoforte da dipendente con mia moglie, poi nel 1974, decidemmo di rilevare la gelateria Cristallino a Neu Isenburg. A tutt’oggi ho mantenuto l’insegna per ricordare il monte bellunese e per continuare la tradizione del vero gelato italiano.»
Lei si occupa della produzione del gelato, come le è venuta questa passione?
Tutto è iniziato quando lavoravo da Panciera. Mi occupavo della produzione della pasticceria e del gelato, ma sovente mi mettevo anche dietro il bancone a preparare i coni gelato.»
Quanti gusti di gelato producete?
«Abbiamo una vetrina con 28 gusti tra quelli alle creme e alla frutta, li produco nel laboratorio con una ricetta tradizionale, utilizzando e selezionando materie prime di qualità come il latte fresco, la panna, ecc. una filosofia che mi è stata tramandata dai precedenti gestori.»
Se potesse tornare indietro nel tempo, rifarebbe questa scelta?
«Penso proprio di sì, mi piace questo lavoro, anche se oggigiorno è sempre più difficile la gestione di una gelateria, dove il consumo del suo prodotto principe, il gelato, è soggetto ad alti e bassi a causa dell’influenza del clima. In tutti questi anni di duro lavoro sono arrivate anche tante soddisfazioni e testimonianze d’affetto da parte dei clienti e questo è impagabile.»
Che ruolo hanno sua moglie e la sua famiglia?
«Importantissimo, mia moglie Maria mi è stata sempre a fianco fin da quando eravamo dipendenti. Abbiamo deciso insieme di fare il sacrificio e la scelta di metterci in proprio; un lavoro che ti impegna per molte ore al giorno senza giorno di riposo e non è facile se non hai una persona a fianco che ti supporta e a volte ti sopporta…
La cosa che mi riempie di gioia è la scelta di mio figlio, oggigiorno non scontata in questo settore, di prendere le redini della gelateria e di continuare questa tradizione di famiglia.»
Come si vive lontano dal suo Paese d’origine?
«Io mi trovo bene, ho la mia famiglia, ma sicuramente un giorno tornerò a casa definitivamente.»
© Foto Luigi Frassinelli
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