30 ottobre 2013 – Cosa ci possiamo aspettare quest’anno entrando in una delle 38mila gelaterie italiane (il +10% in più rispetto a cinque anni fa), 29mila con laboratorio, di cui 20mila sono Bar-gelateria o Pasticcerie-gelaterie e 9mila che vendono solo gelati?

ROMA – Gustare un gelato è un’azione compiuta da quasi 9 italiani su 10 che dichiarano di consumare abitualmente gelato, con una media di 7 chili all’anno.

Quest’anno, complice l’estate tardiva che ha fatto registrare a maggio la metà delle vendite rispetto al 2012, ma anche la crisi e la rinuncia alle vacanze, Coldiretti ha previsto un calo di consumi rispetto al 2012, anno in cui ogni italiano ha speso 81 euro in gelati.

Cosa ci può proporre dunque uno dei 160mila sorridenti addetti, cono o coppetta alla mano?

La scelta è assai ampia: l’anno scorso sono stati contati seicento gusti diversi.

Ogni anno delle novità fanno bella mostra di sé nelle vetrine frigo.

Tra le new entry che pescano nell’immenso patrimonio dell’enogastronomia di casa nostra ad esempio troviamo il Bergamotto, il vino Recioto, l’aceto balsamico ma anche prodotti DOP come gli ormai “classici” pistacchio di Bronte o cioccolato di Modica.

Le novità in fatto di frutta sono le visciole, il cocomero, il bergamotto e lo yuzu orientale, ma ci sono anche prodotti dell’orto come il carciofo e la zucca.

Un altro territorio che inizia ad essere esplorato da gelatieri sempre alla ricerca di sapori e profumi inediti è quello dei fiori e delle piante officinali: fiori di sambuco e tarassaco, petali di rose, papavero, geranio selvatico, gelsomino, ma anche i più “casalinghi” rosmarino, alloro, cardamomo, cannella, zafferano, zenzero, e perfino il tartufo.

Tra formaggio e dessert si sa il passo è breve ed ecco arrivare i gelati che utilizzano come ingredienti i formaggi: caprino, ricotta, stracchino e persino i prestigiosi Dop Parmigiano Reggiano e Grana Padano.

In tanta abbondanza, i consumatori tendono ad allontanarsi dalle produzioni industriali per privilegiare il gelato artigianale e genuino, l’utilizzo di ingredienti semplici, meglio se locali.

In aumento anche il biologico, non solo come proposta aggiuntiva ma addirittura prevalente.

Nel 2012 Biobank ha registrato un vero e proprio boom di gelaterie biologiche, raddoppiate rispetto all’anno passato.

Si afferma anche una vecchia conoscenza finita nel dimenticatoio per anni: il gelato “soft” all’americana, complementare, piuttosto che concorrente, al gelato artigianale, sta ampliando la platea degli utenti soprattutto nei bar non gelateria e nei fast-food.