30 ottobre 2013 – Potrebbe essere un anno di sostanziale riconferma dei risultati 2012, con qualche picco positivo, specie per chi saprà rinnovarsi se non reinventarsi, puntando sulla qualità

ROMA – La ristorazione Made in Italy, dopo aver conquistato il mondo è arrivata nello spazio, a 400 Km da Terra nella Stazione Spaziale internazionale dove per sei mesi vivrà e lavorerà l’astronauta Luca Parmitano, che da buon italiano la parmigiana l’ha portata con sè, firmata dallo chef stellato Davide Scabin che ha accettato, spiega, «La sfida di preparare piatti della tradizione italiana soddisfacendo i rigidi requisiti dell’ESA per cibi che devono conservarsi fino a 36 mesi in assenza di gravità. Abbiamo realizzato piatti di casa nostra: parmigiana di melanzane, risotti ai funghi, pesto e caponata, sottoponendoli secondo i casi a disidratazione o a sterilizzazione, senza mai perdere il gusto. Abbiamo risolto anche la sfida del packaging con sottili buste sottovuoto che riducono sia lo spazio occupato, sia i rifiuti da smaltire. Oltre all’emozione pura di vedere i miei piatti andare nello spazio, quest’esperienza mi ha insegnato come si possa fare vera innovazione in cucina, in accordo con la grande tradizione italiana, anziché, come a volte avviene, con invenzioni pensate per un gusto della novità fine a se stesso.»

Contaminazioni e libero spazio alla fantasia e all’innovazione sono le chiavi del successo, mentre cresce il valore dell’identità di brand.

Tra panetterie che si trasformano in bar e gelaterie che verso sera si reinventano con l’aperitivo, NPD Group rileva come le visite ai locali con identità riconoscibili sono già cresciute del +1,8% nel 2012, e prevede per quest’anno un ulteriore +2,7%. Tanto che le “insegne” sul totale arriveranno quest’anno a rappresentare quasi un quinto del mercato.

Il fuori casa certo non vive il suo momento più brillante: dopo una crescita importante che lo ha portato da 60 miliardi di euro nel 2000 a 64 miliardi nel 2011, la FIPE per il 2013 prevede un calo della domanda dell’1,3%.

Ma il settore resta forte: con oltre 15 milioni i pasti consumati giornalmente fuori casa nel 2012 nei 307.587 esercizi, uno ogni 192 abitanti, il mercato italiano rimane uno dei più importanti d’Europa, con un valore aggiunto di 38 miliardi di euro e acquisti di beni e servizi (attrezzature, arredamenti, materie prime, ecc.) per 45 miliardi di euro.

La tenuta (e il nome) del Made in Italy nella ristorazione  è confermata dai fornitori di macchinari e attrezzature professionali che, pur risentendo della crisi generale sul mercato interno, grazie alla forte proiezione internazionale “tengono”.

I dati ISTAT di marzo 2013 registrano un incremento del +1,6% negli ordinativi totali rispetto a febbraio, con l’estero che segna un +3,6% contro il +0,2% degli ordini interni.

Le previsioni sono buone per le Macchine per caffè espresso, che dovrebbero chiudere il 2013 con una crescita nel valore della produzione da 372 a 376 milioni di euro (+1,4%), dovuta in larga parte al mercato estero, che passerà da 255 a 258 mln di euro con un incremento del +6,3%, e una quota pari al 69% del totale.

In lieve aumento anche il settore delle attrezzature frigorifere per il commercio, con un aumento del valore della produzione del +0,5% a 915 milioni di euro.