30 luglio 2013 – Le previsioni della Federazione A.N.I.M.A. per il comparto indicano che si arresterà il calo nella produzione registrato nel 2012 (-7,1%), con valori stabili rispettivamente a 299 milioni di euro per la produzione e 222 milioni per l’export (74% del totale)
MILANO – Una tenuta che si deve principalmente all’export, cresciuto nel 2012 del +0,5%. Ma al di là dei freddi numeri, cosa ne pensano i diretti protagonisti che ogni giorno si devono confrontare con un mercato globalizzato e per nulla semplice da interpretare?
Vittorio Bartyan di Telme spiega: «Dopo un periodo di frenata, in sintonia con la congiuntura generale, l’azienda ha ripreso il proprio cammino caratterizzato dall’85% del prodotto esportato. Stiamo incrementando la nostra presenza nei mercati extra europei».
Ma come si lavora in un momento non facile, sui mercati esteri?
«A breve termine i nostri investimenti possono essere riassunti in innovazione, comunicazione e formazione. A medio termine, dato che bisogna ormai presidiare direttamente i mercati, internazionalizzazione commerciale e produttiva. Le nostre attività promozionali vengono dedicate ai mercati che riteniamo potenzialmente ricettivi per la loro dimensione e l’andamento economico positivo. Sul fronte interno e della produzione invece, per tener snella la struttura aziendale, diverse attività vengono svolte da consulenti specializzati in formazione, normative, sicurezza, informatica, grafica, traduzioni e certificazioni.»
«Un mercato vitale quello dell’export – anche per il Gruppo Montebianco, per il quale continua il trend positivo sull’estero (il gruppo è presente in 55 Paesi). – Anche grazie a continui investimenti e sviluppi in Paesi nuovi, mentre in Italia, nonostante il mercato del gelato artigianale risenta della crisi economica, riusciamo a mantenere i fatturati dell’anno precedente.»
Anche secondo Marta Serra, Ufficio Marketing di Frigomat, «L’azienda risponde bene alle sollecitazioni del mercato. I mercati esteri risultano decisamente più attivi di quello italiano.»
Positivo il resoconto di Gian Luigi Babbi, marketing director della romagnola Babbi: «Siamo in una fase di crescita e di sviluppo, sia in Italia che all’estero. In Italia stiamo conquistando quote di mercato di nostri concorrenti. All’estero copriamo 50 Paesi con una continua espansione. Gli investimenti programmati per il triennio 2013/2015 sono rivolti alle risorse umane specializzate sia nell’ambito R&S sia nell’area commerciale e marketing. Altri investimenti prevedono l’ampliamento delle linee di produzione nei vari reparti dell’attività produttiva dell’azienda».
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