Il presidente della Coppa del Mondo della Gelateria risponde ad alcune domande sulla nuova edizione del concorso

In tutto il mondo gelatieri, pasticcieri, scultori ghiaccio e chef, si stanno attivando per la prossima edizione della Coppa del Mondo della Gelateria. Sintomo di una crescita della Coppa e di un sempre maggiore coinvolgimento del settore. Soddisfatto?

«È il risultato di 10 anni di lavoro svolto con serietà e trasparenza dal gruppo organizzatore. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare sulla nostra strada molti professionisti di alto livello che hanno creduto nel nostro progetto e che lo hanno condiviso, anzi ci hanno aiutato con la loro approvazione a trovare sempre più consensi nel mondo internazionale del dolce freddo.»

Quanti giorni ha trascorso in Argentina e cosa ha notato?

«È stato un viaggio brevissimo, giusto il tempo di presiedere per tre giorni, con grande onore, la giuria del primo campionato argentino di gelato artigianale. Un’esperienza densa di significati e di momenti molto emozionanti. I gelatieri, di altissimo profilo professionale,  sono quasi tutti di origini italiane e sono  molto fieri delle proprie origini.»
Un commento sulla selezione e sulle aspettative per queste dodici squadre con cui l’Argentina si confronterà il prossimo gennaio.

«L’Argentina è sempre stata una squadra temibile e fra l’altro si è classificata al terzo posto nell’ultima edizione. Sono molto molto motivati e pronti a dare battaglia e credo che quella che ci aspetta sarà una competizione di altissimo livello».