8 marzo 2012 – Fino al febbraio scorso per questi bambini il gelato era una chimera

SAN PEDRO DE MACORIS – «Oggi 208 bambini dell’orfanotrofio NPH di San Pedro de Macoris nella Repubblica Dominicana, mangiano il gelato regolarmente. Fino al febbraio scorso per questi bambini il gelato era una chimera.
Grazie alla ditta Valmar ed al suo titolare Valter Jovetic, al direttore editoriale di questa rivista, Luigi Frassinelli e a Franco Piccin della gelateria Zampolli di Trieste sono riuscito ad installare la “Gelateria de Sandra” (dal nome della bimba che ho adottato a distanza nel 2003) funzionante e produttiva.

Nel febbraio scorso il mantecatore donato dalla Valmar è arrivato nella Repubblica Dominicana e con lui, il sottoscritto, la mia compagna, Franco con la moglie Maria Pia. Appena arrivati ci siamo subito accorti dell’immenso lavoro che ci aspettava ma non ci siamo persi d’animo. Franco, un vero caterpillar, ha cominciato a preparare il laboratorio, cercando materie prime locali ed acquistando un freezer, vaschette in plastica, spatole, un frullatore. Io mi sono occupato di risolvere le problematiche legate all’allacciamento elettrico ed idraulico. Tutto questo nelle mattinate. Nel pomeriggio lezioni teoriche per i ragazzi designati a diventare gelatieri.

Dopo alcuni giorni abbiamo potuto installare la macchina e mettere in pratica la teoria che i provetti gelatieri avevano assimilato. Purtroppo i problemi di tenuta della rete elettrica ci hanno messo a dura prova.
Grazie all’ausilio di un generatore di corrente che interveniva (manualmente) ad ogni distacco della rete elettrica siamo riusciti a produrre i primi 5 chili di gelato al cioccolato. Poi è stata la volta della vaniglia, del fior di latte, del mandarino, ananas, mango e banana.

E’ arrivato così il giorno della prima distribuzione.
Quel mattino Franco alle 7,00 era già sveglio. Preoccupato che il gelato preparato il giorno prima, non si fosse squagliato a causa della mancanza di energia elettrica che purtroppo avveniva tutte le notti. Ci siamo precipitati tutti e quattro in gelateria. Il nuovo freezer aveva fatto il suo dovere.
Era tutto pronto. Alle 10,00 del mattino, abbiamo portato il gelato al gusto mandarino nella scuola elementare interna all’orfanotrofio. Nessuno se lo aspettava.

Per i bambini una festa. Molti di loro, anche tra i più grandi, mangiavano un gelato per la prima volta. Sicuramente per gli altri, più fortunati, un gelato così buono non lo avevano mai assaggiato.

Nel pomeriggio altra festa. All’ora della merenda, tutti e 208 in fila davanti alla finestra della cucina, adiacente alla gelateria, compresi i ragazzi più grandi che frequentano le scuole all’esterno della struttura, hanno gustato il vero gelato artigianale, prodotto dai ragazzi stessi. Un trionfo. Una gioia immensa per loro e per noi che sentivamo di aver fatto qualcosa di grande.

Grazie a tutti coloro che hanno contribuito e grazie a loro, i piccoli ospiti della casa NPH, che mi hanno insegnato che donare è tra le cose più belle della vita.»

Enrico Scaglia